venerdì 17 luglio 2015

Luigi Pezzato. Note biografiche a cura di Aldo e Antonella Maiorano

Luigi Pezzato, scultore e pittore, ideatore e fondatore del movimento Agricolarte, nasce a Napoli il 10 Maggio 1931, da Leone Pezzato e Coppola Carmela. All’età di 12 anni, perde il padre, per una broncopolmonite, e il fratello Aldo, trucidato dai soldati tedeschi in ritirata, nell’ottobre del 1943 a San Salvatore Telesino (BN), dove la famiglia si era rifugiata presso alcuni parenti per sfuggire ai bombardamenti sulla città di Napoli. Frequenta l’Istituto d’Arte di Napoli dal 1947 conseguendo prima la Licenza del Corso Superiore dell’Istituto Statale d’Arte di Napoli – Sezione “Arte dei Metalli” e, successivamente, nell’anno scolastico 1953-1954, il Diploma di Abilitazione all’insegnamento artistico “Arte dei Metalli” negli Istituti e Scuole d’Arte. Dal 13 Ottobre 1954 presta servizio in qualità di aiuto-laboratorio nella Sezione Metalli dell’Istituto d’Arte di Napoli, riportando la qualifica di Ottimo per il servizio ininterrottamente prestato negli anni scolastici 1954-1955, 1955-1956, 1956-1957, 1957-1958 fino al 31 Marzo 1959, data in cui tale incarico viene a cessare a seguito di dimissioni volontarie. Dall’Ottobre 1959 è insegnante incaricato di Disegno Professionale nella Sezione Metalli dell’Istituto d’Arte di Napoli, dove insegna fino al termine del 1984, anno in cui rassegna le sue dimissioni per motivi di salute. Partecipa, fin dal 1951, con le sue opere a diverse mostre d’arte, nazionali e internazionali, collettive e personali, in gallerie pubbliche e private, per complessive 50 presenze, ricevendo segnalazioni favorevoli sia sulla stampa che in televisione. Hanno scritto di lui 25 critici d’arte, tra i quali Lionello VENTURI, Filiberto MENNA, Achille BONITO OLIVA, Lea VERGINE, Giorgio DE MARCHIS, Nino MASSARI, Angelo TRIMARCO, CASTELLANO (Luca), Tommaso TRINI, Topazia ALLIATA, Giusi BENIGNETTI, Lara V. MASINI, Maria PADULA, Paolo RICCI, Vittorio RUBIN, Arturo BOVI, Giuseppe GATT, Gianni CAVAZZINI, Oscar DA RIZ, Sandro MORICHELLI, Piero GIRACE, Virgilio COLETTI, Vitaliano CORBI, Ciro RUJU, Giorgio TEMPESTI, Gianni CONTESSI , Luciano CARUSO, Maurizio FAGIOLO DELL’ARCO e altri.. Nel 1953 gli viene assegnato il 1° premio per il concorso “La Ricostruzione del Mezzogiorno”, indetto dalla Camera Industria e Commercio di Napoli. Nel 1954 gli viene assegnato il 1° premio “La Precisa”. Ha esposto sue opere alla “IX Triennale di Milano” del 1951, alla “I Rassegna d’Arte Figurativa” di Napoli del 1956, alla “II Biennale Internazionale del Bronzetto” di Padova del 1957, alla Mostra del “Premio d’Arte Figurativa Il Titano” (San Marino) nel 1958, al “Premio del Ministero della Pubblica Istruzione” presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma nel 1961, alla “III Mostra Internazionale di Arte Contemporanea” a Capri nel 1962, alla “II Biennale d’Arte del Metallo” a Gubbio nel 1963, alla “III Mostra Nazionale Arte Sport” di Firenze nel 1963, a Palazzo Cerio per il Premio “Selezione Capri” nel 1963, alla “I e II Rassegna Napoli – Campania” nel 1965 e 1966 presso il Padiglione Pompeiano nella Villa Comunale di Napoli, alla Modern Art Agency di Napoli, nel giugno e nel dicembre 1966 (Mostra Collettiva e Personale), alla “II e III Rassegna d’Arte nel Mezzogiorno” di Napoli nel 1967 e 1968. Nel 1967 espone le sue opere alla Galleria “L’Obelisco” di Roma (“La Luce”), alla Libreria Guida di Napoli (“L’oggetto e l’immagine”), alla Mostra itinerante “Strutture organizzate”, alla Fifteen International – La Modern Art Agency al X FESTIVAL DEI DUE MONDI di Spoleto, al XVIII Premio Avezzano “Proposte uno” ad Avezzano (Premiato), alla Mostra “Lido Azzurro” di Torre Annunziata, alla Mostra Internazionale Pittura “Conca Verde” di Massalubrense (Premiato), alla Mostra Collettiva presso la Modern Art Agency di Napoli, alla Mostra “L’ Era Spaziale” presso la Galleria “L’Obelisco” a Roma. Nel 1968 partecipa alla Mostra del Metallo presso la Galleria “Il Cerchio “a Roma, espone alla Galleria Contemporaine Laronge a Geneve, al “Premio Biennale Nazionale di Pittura” a Passignano sul Trasimeno, ad “Arte in Campania – Ricognizione”, alla Mostra Personale alla Galleria Il Bilico a Roma, alla Mostra Collettiva presso la galleria del “Teatro Instabile Napoli (tin)” a Napoli, a 2001 Gavina a Roma, alla Biennale d’Arte del Metallo di Gubbio. Nel 1970 sue opere sono presentate alla Mostra Personale alla “Galleria Oggetto” a Caserta, alla “V Rassegna Grafica Italiana” a Napoli, al “X Concorso Nazionale del Mobile” di Trieste per una “Proposta di metodologia globale della progettazione”, dove vince il primo premio, alla “VI Biennale d’Arte della Ceramica” a Gubbio (premiato per il progetto “Proposta di metodologia globale della progettazione” con medaglia speciale), a “Nuova Tendenza 4”, alla Gallerija Grada di Zagabria. Progetta e realizza una Spazio-Struttura in acciaio inox speculare per la sede della Olivetti di Copenhagen. Nel 1971 partecipa alla Mostra collettiva degli Artisti dello Studio di Arti Visive “Oggetto” a Caserta Vecchia. Suoi lavori di pittura e scultura si trovano presso collezionisti privati ed Enti Pubblici, quali l’Ente Provinciale Turismo e la Camera di Commercio di Napoli, … Altri suoi lavori si trovano presso la Cappella Alunnato nella Basilica di San Paolo a Roma, presso l’altare maggiore della Chiesa M. S. del Carmine al quadrivio di Arzano (Napoli) e presso la Chiesa S. Trofimena a Minori in provincia di Salerno, (Via Crucis in bronzo). Dal 1969, entrato in contestazione con i canali propri del mercato dell’arte e con il circuito della mercificazione, riacquistando libertà di azione e di riflessione, trasferisce la sua ricerca nell’ambito della scuola con alterna fortuna. Dal 1973 al 1977, allargando l’incidenza delle sue azioni nell’ambito sociale, fu tra i promotori del Collettivo Presenza e Vigilanza (C. P. V.) – Lavoratori della Scuola – Regione Campania, per il “recupero della realtà come totalità concreta”. ARTE = VITA. Approda, infine, nel 1977 all’Agricolart, poi Agricolarte o Arte del bisogno, che ha per marchio una Falce e Cavolo del 1980. Operando all’interno del binomio superfluo/necessario, elesse un campo, acquistato incolto in località Filetto di Maranola sui Monti Aurunci a 850 metri d’altezza, quale luogo in cui condurre ricerche parallele per il recupero dei gesti primordiali alle necessità dell’uomo, riproponendo spazio/strutture vegetali ed animali nel processo del biologico-naturale (Contesa ecologica). Qui iniziò a mettere in pratica la coltivazione biologica. La filosofia di Agricolarte o Arte del Bisogno muove dalla dicotomia Arte della vita/Arte della Morte. Il primo manifesto del 1980 recita: “Agricolarte o Arte del Bisogno è figlia legittima della società odierna, nasce dal vuoto prodotto dall’alienazione dei falsi bisogni indotti dalla logica del superfluo, propria dell’economia consumistica e viaggia verso il recupero del necessario ai bisogni della vita dell’uomo e dell’ambiente” con l’obiettivo della “Ri-conquista del pianeta Terra e della riappropriazione dei modi e dei mezzi di produzione da parte di una nuova classe di operatori culturali coscienti e in lotta per il ripristino nelle campagne del processo biologico-naturale, per la produzione di attività agro-alimentare sana, non inquinante e quindi preventiva di malattie cosiddette da civilizzazione (cancro, tumori, leucemie…) atte a favorire la buona salute dei consumatori e a preservare l’ambiente per le future generazioni. Dalla morte dell’arte (Hegel) all’affermazione dell’Arte = Vita, l’Agricolarte si propone di restituire alle comunità agricole, ai pastori e contadini, ai loro luoghi la coscienza di essere “autentici produttori di economia privilegiata operanti per vocazione nel rispetto dell’ambiente naturale, autentici artisti della vita operanti in autentiche gallerie di arte concreta, le zone interne ancora intatte e incontaminate. Nel periodo Luglio-Settembre 1981 presentò strutture audio-spazio-visive-olfattivo-gustative vegetali ed animali. Allestì nel 1981, con la 17° Comunità Montana dei Monti Aurunci, nel quadro delle promozioni già intraprese nel comprensorio per il recupero di un’economia privilegiata fondata sulla pastorizia, sull’agricoltura biologico-naturale e sull’artigianato derivato da tali attività, la 1° Esposizione di “Energia dal sole – Economia privilegiata” per attirare l’attenzione sulle potenzialità dell’energia solare e dell’agricoltura biologica. Fu l’organizzatore del Convegno sullo stesso tema, il 28-29 Novembre 1981 presso l’Hotel S. Egidio di Castelforte – Suio Terme, cui parteciparono noti esponenti della politica e della cultura ambientalista italiana, tra cui Giannozzo Pucci, Antonino Drago, Nico Valerio. Nel 1982, con la pubblicazione del Primo Calendario Agricolarte – Maranola di Formia (LT), fu l’autore del Manifesto dal titolo “Per una nuova dimensione estetica, per un turismo del bisogno o della salute” e fondatore della Cooperativa di produzione Agricolarte a r. l. di Maranola, di cui fu anche Presidente fino alle sue dimissioni nel 1985. Sempre nel 1982, nel mese di gennaio, gli viene assegnato il Premio “M. Muro”, giunto alla sua seconda edizione, presso Castel dell’Ovo a Napoli da Lega Ambiente, per il suo impegno nella valorizzazione della cultura e della civiltà contadina. Il 25 Maggio 1985, presso la Galleria d’Arte “Il magazzino del sale” di Viareggio, nell’ambito del “1° Premio di arti visive Città di Viareggio”, riceve il Diploma di Menzione Speciale con Medaglia e un premio speciale sezione tecnica mista per l’Agricolarte. Nel Maggio del 1986 promuove, a nome della Società Cooperativa Agricolarte A.R.L. con sede a Maranola (LT). il 1° Corso di Formazione all’Agricoltura Biologica Naturale e alla Pastorizia nel Sud Pontino per un turismo della salute nei Monti Aurunci e il Convegno “Alimentazione biologica naturale per un turismo della salute nei Monti Aurunci, con relatori quali Nico Valerio, Fernando Di Jeso, Gino Girolomoni di Alce Nero, Giannozzo Pucci e Luciano Picchiai, organizzando altresì a Maranola la 1° Sagra paesana di cocuzza e fasugli, con manifestazioni di musica popolare, una mostra documentario sulle tecniche agricole e artigianali con proiezione di diapositive, anche allo scopo di costituire un “Centro di testimonianza degli usi e dei costumi locali”. Pubblica nel 1986 il secondo Calendario Agricolarte - Maranola di Formia (LT). Purtroppo gli ultimi anni della sua vita, già compromessi da problemi di salute (un diabete insulino-dipendente dal 1970 al 1985, una fibrillazione atriale) furono consumati inesorabilmente dalla dialisi - dal 1991 al 1993 - ponendo fine ai suoi progetti e ai suoi sogni. Morì il 21 Agosto 1993, a soli 62 anni, nell’ospedale di Formia, in un caldo pomeriggio d’estate. I suoi resti riposano nel piccolo cimitero di Maranola, ai piedi della Cima del Redentore e dei Monti Aurunci, tra il suo mare, lungo il litorale da Minturno, Scauri, Gianola, Santo Janni, Formia, Gaeta fino a Sperlonga e le sue montagne. Nella casa medioevale di Maranola, da lui acquistata e con amore e passione ristrutturata, c’è ancora sua moglie, Emilia Teresi in Pezzato, a custodire opere, documenti e ricordi. PUBBLICAZIONI: Catalogo Biennale Venezia – 1968 Corriere della Campania – RAI Art International - volume X/7 – settembre 1966 (pag. 32) Collana dell’Arte Moderna – Fratelli Fabbri Editori – Volume 38 – “Arte cinetica e visuale” (pagg. 202-239) Dizionario Biografico dei Meridionali – Napoli Storia di Napoli Volume X – Pittura e Scultura dal 1850 – (pag. 388 citato da Vitaliano CORBI) Design e Forme Nuove – Annuario 1976 L’Avanguardia a Napoli. Documenti 1945-1972, a cura di Luciano CARUSO e di Pietro P. Daniele 3 Settembre 2009 A cura di Aldo e Antonella Maiorano https://www.facebook.com/pages/Luigi-Pezzato-Agricolarte/750217441756370

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