mercoledì 27 maggio 2020

I draghi locopei...del 1991!

Zamponi Ersilia, “I draghi locopei. Imparare l’italiano con i giochi di parole”, Torino, Einaudi, 1986, 135 p. Fu Umberto Eco a segnalare per primo, su L’Espresso, la novità dell’esperienza che Ersilia Zamponi andava facendo con i suoi ragazzi: un’attività ricca di apprendimento e di divertimento documentata in questo libro di indubbio successo. Esso raccoglie i giochi di parole sperimentati dall’autrice nell’ambito di alcuni corsi complementari svolti negli anni dal 1982 al 1985, nella scuola media a tempo prolungato di Crusinallo, in provincia di Novara. Il titolo, curioso e simbolicamente fantasioso del libro, “I draghi locopei” è, infatti, nient’altro che l’anagramma dell’espressione “Giochi di parole”. Giocando e divertendosi - ma dov’è scritto che la scuola deve essere necessariamente noiosa? - i ragazzi, guidati dall’insegnante, hanno imparato a usare diversi strumenti di invenzione e gioco linguistici, arricchendo il proprio lessico, utilizzando - come non sempre avviene nelle aule scolastiche - il dizionario della lingua italiana, sviluppando il gusto, la curiosità e l’emozione per la soluzione di un enigma e sperimentando essi stessi la creatività e le infinite possibilità combinatorie del linguaggio verbale. Il libro, che si ispira alle idee e ai suggerimenti pratici di Rodari, Queneau, Dossena, offre un’ampia serie di materiali e giochi linguistici dai nomi spesso misteriosi quali, ad esempio, triangoli e trapezi di parole, zeppe, metagrammi, bifronti, sciarade, acrostici e mesolitici, limerick e via giocando. Per ognuno di essi l’autrice propone una breve spiegazione e riproduce le soluzioni creative individuate dai ragazzi. Un libro, in definitiva, utile, istruttivo e divertente da utilizzare in concreto, e non solo nelle aule scolastiche, per scoprire e/o riscoprire le “potenze bifide ed esplosive del linguaggio” come suggerisce lo stesso Umberto Eco e che offre una significativa testimonianza sulle opportunità didattiche offerte dal tempo prolungato nelle attività cosiddette extra-curricolari. La parola all’autrice Ecco alcuni degli esercizi svolti dalle alunne e dagli alunni di Ersilia Zamponi. ANAGRAMMA: fare un anagramma vuol dire comporre, con le stesse lettere di una parola o frase, altre parole o frasi di diverso significato. Anagrammi di nomi e cognomi: Camorcia Nicola/Rima in coccola. Ersilia Zamponi/Si pela i romanzi. ACROSTICO: scegli una parola e scrivila verticalmente in stampatello, poi componi una frase usando parole che comincino con le lettere incolonnate. Un acrostico composto dai ragazzi: C on I mmenso A more O vunque SLOGAN: giocando con la rima, puoi inventare degli slogan pubblicitari. I Draghi Locopei hanno scritto alcuni slogan per fare pubblicità...alla loro scuola. Eccone alcuni:La Scuola Media Rodari è priva di somari. Vieni al Tempo Pieno se vuoi annoiarti di meno. Facendo 38 ore potrai diventar migliore. Al Tempo Pieno il tempo se ne va in un baleno. Scheda bio-bibliografica Ersilia Zamponi vive a Omegna, in provincia di Novara, dove è nata. Ha cominciato a insegnare fin dall’età di diciotto anni, prima nelle scuole elementari, poi nelle scuole medie. Attualmente presta servizio nella scuola media statale “Gianni Rodari” di Crusinallo. Nel 1986 pubblica, nella collana “Gli struzzi” della casa editrice Einaudi, “I draghi locopei. Imparare l’italiano con i giochi di parole”, in cui raccoglie le attività e i giochi linguistici sperimentati con i suoi allievi del tempo prolungato, negli anni dal 1982 al 1985. Il libro, anche grazie a una recensione di Umberto Eco apparsa su l’Espresso del 23 giugno 1985, riscuote subito un notevole successo. Nel 1988 Ersilia Zamponi pubblica, insieme al poeta Roberto Piumini, un altro volume, sempre nella stessa collana della casa editrice Einaudi, con il titolo di “Calicanto. La poesia in gioco”. Il libro è composto da poesie di Roberto Piumini (poesie che parlano della poesia) e da proposte di lettura, osservazioni e giochi espressivi che Ersilia Zamponi, sviluppando gli stimoli dei testi, ha realizzato con i ragazzi. Proprio recentemente, infine, ha pubblicato un altro suo lavoro, con il titolo “Quaderno di lessico”, vero e proprio strumento operativo e di lavoro didattico che si rivolge in particolar modo agli alunni delle prime classi di scuola media. Al lavoro di Ersilia Zamponi il settimanale “Avvenimenti” ha recentemente dedicato un ampio spazio nel numero 14 del 10 aprile 1991. P.S. Questa recensione fu preparata per il mensile d’informazione del Quartiere San Rocco di Monza “Sottopasso”, di cui uscì solo il primo numero nel luglio 1991, anno 1, n.° 0, in attesa di autorizzazione, per la rubrica “Il piacere della lettura”. Non fu mai pubblicata. Il mensile, direttore responsabile Salvatore Pendolino, e della cui redazione facevano parte Giorgio Biffi, Elvio Bramati, Alberto Fontana, Adelfio Moretti, Ennio Ripamonti, Antonella Tarsi, oltre al sottoscritto, nacque “autonomo, indipendente, utile, locale, progressista” e soprattutto “povero” ma fu “stroncato” sul nascere.

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