Capanni di tronchi,
come castelli di sabbia,
provvisori rifugi,
tra le dune
e la spiaggia.
Riparo agli sguardi,
alcove d’amori
di corpi salati,
bruciati dal sole.
Capanni arredati
con gli avanzi del mare,
con gli scarti portati
dalle onde lontane.
Alloggi improvvisati,
per durare un’estate,
presenze umane
di vite incrociate.
Spazzati dal vento,
dalle mareggiate,
dalle piogge d’inverno,
vi ascoltiamo in silenzio,
cosa ci raccontate?
Alberese, 9 dicembre 2009
martedì 29 giugno 2010
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