ANARCHIA: Per me anarchia significa una società fondata sul consenso e non sulla forza. Vorrei abolire: le carceri, i prefetti, i questori, i poliziotti. Vorrei una scuola dove s’impari e non si processino gli alunni, una scuola dove tutti insegnano a tutti. Vorrei abolire il matrimonio, vorrei che ciascuno liberamente decidesse di volta in volta qual è la sua scelta. Vorrei abolire i padroni. Questa è l’anarchia, per me. (Guerin Sportivo 1971)
BRERA ED IO: Siamo due faticatori della macchina da scrivere. Tiriamo il carrello (come ama dire Gianni Brera) dalla mattina alla sera. Nella mia carriera ho scritto cinquantamila pagine; forse altrettante Brera. La differenza sta lì: lui padano, io maremmano, ma per il resto ci somigliamo molto.(Guerin Sportivo 1971)
DIVORZIO: Sciolgo inni al libero amore. Non faccio alcuna distinzione tra il divorzio di fatto e quello di diritto. Per me queste distinzioni sono inutili. Il divorzio, di qualunque tipo, è un rattoppo su qualcosa di finito male. La battaglia per il divorzio è una battaglia di retrovia. Occorre battersi contro il matrimonio. (Guerin Sportivo 1971)
GARIBALDI: Garibaldi fu un uomo schietto, ma non fu né stolido né semplicione. Fu un grande trascinatore di folle, ma soprattutto fu l’unico generale italiano di questi due secoli capace di vincere una battaglia. (Guerin Sportivo 1971)
GIOVANI: Il problema dei giovani però non è facile. I tempi sono cambiati: oggi a quattordici anni i ragazzi vogliono già la motocicletta, il giradischi stereofonico. Non vogliono faticare: ma questo dipende dal fatto che noialtri abbiamo lavorato perché così fosse. Noialtri abbiamo lavorato per far sì che i nostri figli non debbano soffiare il vetro. I giovani d’oggi sono magari scontenti (del brodo grasso) e danno la colpa a noi. Ma è nella logica delle cose. Nel fisico i ragazzi e le ragazze anche sono più belli di noi, questo è indubitabile.(Guerin Sportivo 1971)
INTELLIGENZA:L’intelligenza vera è quella semplice, chiara e diretta, oltre che arguta. Provi a leggere Voltaire, Cartesio, Diderot e se ne accorgerà. (Guerin Sportivo 1971)
IO: E poi io sono costituzionalmente arabo.(Guerin Sportivo 1971) Cinico non direi, sono un discepolo di Voltaire e non di Diogene. (Guerin Sportivo 1971)
ITALIA: L’Italia è un paese fatto di campanili. (Guerin Sportivo 1971)
LIBRI: Per curiosità ho sfogliato il catalogo della Biblioteca Nazionale Centrale: occupo centocinquanta schede. Ma mi piacerebbe restarci per un libro solo, quello che considero il mio più bello: “La battaglia soda”. Pochi se ne sono accorti, ma è così. (Guerin Sportivo 1971)
MAESTRI: I miei maestri si chiamano così: Giovanni Verga, catanese. Seguo invano le sue tracce da quando avevo diciotto anni. Carlo Emilio Gadda...tuttora insuperato. Henry Miller, detto anche Enrico Molinari, da New York, che ebbi la fortuna di tradurre e di conoscere personalmente.
MAO TSE-TUNG: Mao Tse-Tung è il maggior uomo politico vivente, ha fatto la lunga marcia, che rimane la più grande impresa del nostro secolo. Per il mondo, in assoluto, la rivoluzione cinese è più importante di quella francese. Perché ha portato alla storia moderna un popolo di circa un miliardo di uomini e donne. (Guerin Sportivo 1971)
MAREMMA: Io non sono campanilista, anche se sono toscano, anzi maremmano. Il campanilismo, fra noi, è limitato agli affari interni. Siena contro Firenze, Lucca contro Pistoia e tutti quanti contro Grosseto (patria mia) che sarebbe una specie di colonia toscana. (Guerin Sportivo 1971)
I toscani sono per loro natura faziosi e rissosi, negligenti e impudenti, spudorati e squilibrati. Io non sono toscano, sono maremmano e in Maremma i pugili vengono su come il loglio nel grano. (Guerin Sportivo 1971)
In quanto ai maremmani…noi siamo stati e siamo una specie di sudditanza economica e civile rispetto a Siena e a Firenze. La Maremma, al tempo dell’illuminato (te lo raccomando) Leopoldo II, era una terra da ergastolani. Li mettevano alla scelta fra il maschio di Volterra e le paludi maremmane. La nostra terra la chiamavano, negli atti ufficiali, “provincia inferiore di Siena”. Donde il mio rancore contro i toscani, i quali solitamente non sono disposti a riconoscere la mia toscanità. Maremmano, dicono, come se fosse un insulto. Però, quando gioco fuori casa, per esempio fra i longobardi di Milano, allora ridivento toscano e mi attacco al meno peggio, voglio dire alla Fiorentina. (Guerin Sportivo 1971)
MATRIMONIO: Il matrimonio è un istituto da abolire subito. Come istituto, naturalmente. Allo stesso modo in cui esiste l’amicizia, ma non l’istituto pubblico dell’amicizia. Per avere un amico non occorre presentarsi al parroco o al sindaco.(Guerin Sportivo 1971)
PASCOLI E CARDUCCI: Pascoli e Carducci sono due poeti contemporanei fra loro. Il secondo scrive spesso come se fosse finanziato dagli Enti provinciali del turismo; il primo, è poeta intimista, garbato, buon verseggiatore, forse troppo preso dal gusto della parola. Diciamo di una gomma, ma sicuramente è lui che taglia il traguardo. (Guerin Sportivo 1971)
PICASSO: Pablo Ricasso è il più grande pittore del nostro secolo. La Gioconda è un capolavoro immortale, ma la Guernica di Ricasso resterà nella storia dell’arte a rappresentare altrettanto validamente un’altra epoca e un’altra scuola non meno significativa. (Guerin Sportivo 1971)
POETI E SCRITTORI: …Pochi lo sanno, ma in Italia i poeti di livello europeo sono più d’uno. Mettiamo in cima alla fila Eugenio Montale e, subito dopo, fra i viventi, Giorgio Caproni e Andrea Zanzotto…Fra i prosatori, metterei in vetta alla classifica il venerato Carlo Emilio Gadda e dietro di lui farei venire il mio coetaneo Italo Calvino. Poi Carlo Cassola…Goffredo Parise e Pier Paolo Pasolini, che non è solo un abatino della nostra cultura e un egregio regista di cinema, ma anche un poeta notevolissimo. Poi…Giovanni Arpino. Se infine ha un ritaglio di tempo da dedicare a chi le scrive, apra il libro mio che io (ma soltanto io ) giudico il più bello. Si intitola, machiavellicamente, La battaglia soda. (Guerin Sportivo 1971)
Il miglior poeta dell’Ottocento non in Italia ma nel mondo si chiama Giacomo Leopardi. Il miglior narratore è Alessandro Manzoni, anche se io gli preferisco Giovanni Verga. (Guerin Sportivo 1971)
RISORGIMENTO: Il Risorgimento italiano, come tutte le grandi rivoluzioni, fu opera di pochi uomini: Mille che andarono in Sicilia, tutti intellettuali, con quel genio folle che fu Garibaldi. In più un’armata di francesi che vennero da noi agli ordini di un megalomane chiamato Napoleone Terzo. A capo di tutti stava un grosso cervello, Camillo Benso conte di Cavour, che risolse le cose a modo suo. Cioè male. Fatta l’unità d’Italia cominciarono i guai, cioè la guerra dei briganti, la più sanguinosa fra tutte. Di solito non se ne parla, per la cosiddetta carità di patria, ma durò sei anni e fu micidiale. Fu una guerra civile fra nord e sud, fra ricchi e poveri, una guerra che non è ancora finita. Insomma…l’unità d’Italia deve ancora farsi. Tocca a noi. (Guerin Sportivo 1971)
SCUOLA: La scuola italiana non funziona nella misura in cui non funziona la nostra società. Per i miei figli vorrei una scuola dove fosse, innanzi tutto, abolito il voto. Una scuola dove ogni giorno tutti interrogassero tutti, compreso l’insegnante, anzi lui per primo. Una scuola di collaborazione. Una scuola che non fosse un tribunale, ma un posto d’incontro per imparare, da tutti. (Guerin Sportivo 1971)
SINISTRA: Essere di sinistra non significa ormai nulla…Io sono anarchico, nel senso che auspico una società basata sul consenso e non sull’autorità. (Guerin Sportivo 1971)
TOTÒ: attore cinematografico più significativo del secolo.(Guerin Sportivo 1971)
UOMINI SERI: Gli uomini seri prendono in giro tutti, anche se stessi. È una specie di tonico. (Guerin Sportivo 1971)
VINTI: Sì, in genere sto dalla parte dei vinti, che hanno sempre ragione. Fui per gli ebrei, quando li ammazzavano, sono per gli arabi, ora che costoro subiscono le conseguenze di un enorme delitto europeo. (Guerin Sportivo 1971)
VITA AGRA: Come si fa a scrivere una nuova Vita Agra?...certi libri nascono così: per uno sfogo che coinvolge tutta una generazione. Era un libro che qualcuno prima o poi doveva scrivere. La fortuna è toccata a me. Ora sto pensando un altro romanzo autobiografico che si chiamerà La distonia. .(Guerin Sportivo 1971)
Ora la vita è sicuramente meno agra. Non si stenta ad arrivare alla fine del mese, non si saltano più cene, ci possiamo permettere di bere un bicchiere buono. Però, se la vita è oggi meno agra, è molto più confusa. I valori si confondono, le persone cambiano faccia, e ci si sente male. In un modo diverso, ma forse più di prima. (Guerin Sportivo 1971)
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