martedì 29 giugno 2010

Un incontro con l'A.I.D.O.

18.03.2009 22:26
Lo scorso 7 marzo, nell'ambito del Progetto Scuola e Volontariato in Toscana 2008-2009, si è svolto il secondo incontro delle classi II A e III A dell' indirizzo per i servizi sociali con l'A.I.D.O - Associazione Italiana per la Donazione di Organi Tessuti e Cellule Onlus. Presso la sede di Via Brigate Partigiane, la dott.ssa Paola Barabesi ha presentato ai ragazzi il dott. Roberto Madonna, Direttore del Reparto di Anestesia e Rianimazione dell' Ospedale di Grosseto, che, rispondendo ai dubbi e alle domande sollevate dai ragazzi, ha approfondito alcune questioni di carattere medico e scientifico, soffermandosi sul significato del morire e sui concetti di morte cardiaca e di morte encefalica o morte cerebrale definitiva. L'accertamento di quest'ultima, ad opera di una equipe di medici, viene attestata e certificata solo se la cessazione di ogni attività del cervello è totale e irreversibile per un periodo di osservazione non inferiore a sei ore. Solo in questo caso, e in presenza di una esplicita dichiarazione di volontà alla donazione, si può effettuare il trapianto degli organi. "I donatori di organi - ha spiegato ai ragazzi il dott. Madonna - possono essere persone di qualunque età che muoiono in ospedale nelle Unità di Rianimazione a causa di una lesione irreversibile al cervello e i cui organi, dopo attenta e scrupolosa valutazione dei medici, sono ritenuti idonei al trapianto". A differenza degli organi, i tessuti, come ad esempio quello corneo, possono invece essere espiantati anche dopo la morte cardiaca del soggetto. L' interessante anche se impegnativa discussione sui termini e sui concetti di cardiocentrismo ed encefalocentrismo è stata, dunque, al centro dell'incontro che è poi proseguito con il racconto di alcune esperienze personali dei ragazzi e della stessa dott.ssa Paola Barabesi. Al termine della lezione-dibattito, ai ragazzi e ai docenti Rosa Oliviero e Aldo Maiorano, sono stati offerti alcuni gadgets dell'A.I.D.O. e fornite alcune indicazioni operative alle due studentesse in procinto di svolgere lo stage presso l'Associazione.


A cura di Aldo Maiorano

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